Molto spesso ci capita di ricevere richieste in merito ad una questione sulla quale c’è poca chiarezza: l’obbligatorietà del ricorso al Mercato Elettronico per gli Acquisti da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
C’è da fare una premessa sostanziale. Come noto il Mercato elettronico consente alle PA di effettuare acquisti per importi compresi nella c.d. soglia comunitaria (221.000,00 €uro, con alcune eccezioni).
Nell’ambito di tale soglia è consentito agli Enti discrezionalmente di ricorrere all’affidamento diretto per acquisti il cui importo non superi i 140.000,00 €.
La Legge 55/2019 ha poi aumentato l’importo dell’affidamento diretto fino a 150.000,00 € a condizione che l’Ente preliminarmente vagli tre preventivi di tre operatori economici selezionati sulla base del principio della rotazione se si tratta di appalti di lavori, se invece si tratta di appalti relativi alla fornitura di beni e/o servizi il numero dei preventivi da confrontare sale a cinque.
Chiarite queste premesse, la legge di bilancio per il 2019 (30 dicembre 2018, n. 145) ha modificato la soglia per “non incorrere” nel Mepa da 1.000,00 a 5.000,00 €uro. Pertanto dal 1 Gennaio 2019 le Amministrazioni sono OBBLIGATE a ricorrere al Mepa per acquisto di beni e servizi per importi superiori ai 5.000,00 €uro.
Pertanto la obbligatorietà diventa adesso soltanto una questione di importi.